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venerdì 10 novembre 2023

Yuma la bella guida alpina delle Moggesse.

Yuma la bella guida alpina delle Moggesse.

 

Da bimbo, alle scuole elementari, nella sala cinema della scuola, proiettarono il noto film Zanna Bianca, tratto dall’omonimo romanzo di Jack London. Rimasi entusiasta dell’esperienza, scoprendo un mondo nuovo, dove le montagne e i lupi erano gli attori principali, più degli uomini che apparivano come delle semplici comparse. Con lo stesso spirito di un novello Jack London, mi avventuro da tempo nelle montagne, rimanendo stupito che in un’età matura si possano realizzare i sogni di un bimbo, e puntualmente constato che si realizzano.

La Zanna Bianca di questa avventura è Yuma, la bella cagnetta o cagnetto che mi attende alla periferia di Campiolo, bellissimo paesino carnico, per guidarmi in questa meravigliosa avventura.

Il lupacchiotto dagli occhi di un color celeste chiarissimo, simile al ghiaccio. Yuma mi accoglie festosamente, scodinzola, saltella, e mi indica la traccia da seguire. Sono felice, da tempo non vado più in montagna con Magritte per via dei suoi sopraggiunti acciacchi a causa dei limiti d’età, e ne avverto fortemente la mancanza. Sarò grato a Yuma (nome appreso successivamente) per aver vissuto un meraviglioso viaggio che descriverò brevemente. Il sentiero che percorro si inoltra nella valle solcata dal torrente Glagno, che scorre tra le pendici occidentali del monte Palis e le orientali del monte Forcella. Il ghiaccio è presente lungo l’affascinate mulattiera che lambisce il torrente, mi consiglia di calzare i ramponi, operazione che eseguo subito dopo essere passato sotto una galleria ferroviaria. Yuma spesso mi precede, e se mi fermo torna indietro, forse per incitarmi, come se avesse fretta di arrivare chissà dove. Più che un cane pare un lupo, visto che la somiglianza è tale. Si avventura lungo i margini del sentiero, un’autentica guida, e nel vagare perlustra il territorio per prevedere i pericoli.  Il luogo che sto attraversando è davvero sublime, selvaggio e magico, difficile da illustrare per quanto sia immaginifico. Guadato il torrente tramite un ponticello, il sentiero inizia a salire ripidamente un costone con una serie di serpentine, e dopo ver guadagnato un pulpito panoramico, supera dei salti e tratti aerei con una successione di opere artificiali ingegnate dall’uomo, tra cui un tratto che reca l’opera di edificazione nel 1916, in pieno conflitto bellico. La traccia di colpo si fa meno ripida, e una serie di cappelle votive sono poste lungo il sentiero come se fossero pietre miliari. Sbuco in un morbido slargo innevato, i prati che precedono il borgo di Stavoli. Da lontano la frazione appare disabitata, effettivamente lo è. Mi avvicino al borgo, lambisco la chiesetta posta poco prima del perimetro periferico, e poco dopo esploro le abitazioni dall’esterno, vicolo per vicolo, scoprendo un patrimonio culturale unico nel suo genere. Dalle immagini d’epoca incorniciate alle pareti di alcune abitazioni, scopro chi vivesse nel paese, le varie origini etniche, i mestieri, le attività sociali e ludiche. Un autentico museo all’aperto, che il clima invernale e la neve presentano ancora più magico. Yuma mi segue come un’ombra, forse teme che gli spiriti che albergano le abitazioni possano farmi del male, ma essa ignora che sono solo presenze benevole. Prima di lasciare il borgo mi spingo a nord- ovest per osservare il seguito del sentiero  verso Illegio, di seguito ritorno sui miei passi, cercando e trovando una traccia a monte del borgo.  Cerco sotto il manto di neve un sentiero remoto che mi conduce alle frazioni delle Moggesse. Lo trovo, e con esso anche le impronte sulla neve di chi mi ha preceduto nel viaggio. Yuma conosce anche questo sentiero, mi anticipa come sempre. Inizio a scendere vertiginosamente di quota fino a guadare un torrente, stavolta solo con l’ausilio degli scarponi, che risultano essere perfettamente impermeabili. Guadato il corso d’acqua inizio la risalita, prima per un evidente traccia, che a causa di alcuni schianti devia con una pista ex novo. Raggiunta la cresta dell’elevazione mi ritrovo a pochi metri dalla prima frazione, Moggessa di Là. Nella piccola borgata, disabitata mi accoglie la colonia felina affamata, i gatti miagolano a squarcia gola, ma al seguito non ho né trippa e né tonno, mi accontento di salutarli e rigare dritto. Stavolta rientro nel circuito dei sentieri CAI: per pochi metri percorro il sentiero  proveniente dal Foran da la Gjaline, e di seguito mi innesto sul sentiero successivo. Supero tramite un ponticello un secondo torrente (Rio Mulin), fino a raggiungere Moggessa di Qua. Conosco questa piccola frazione (visitata in precedenza) anch’essa imbiancata dalla neve come tutte le frazioni che ho visitato finora. Cerco un cantuccio asciutto dove poter fare una pausa per rifocillarmi. Presso uno stavolo, di fronte proprio a un roseto, mi attrae un muretto basso, lo scelgo come punto sosta. Tolgo lo zaino, cambio gli abiti sudati, e mi dispongo al pranzo. Naturalmente oggi l’ospite d’onore è Yuma, che gradisce tantissimo il mio pane e frittata. La cagnetta poggia le zampe sulle mie ginocchia, mi piace il modo con cui mi fissa, silenziosa, dolce ma esperta, è davvero la compagnia ideale. Finito di desinare inizio il rientro, sempre tramite la mulattiera, che ascende fino a una forca (piccola ancona votiva) per poi di seguito scendere fino a valle. Il sole inizia a tramontare, siamo alla periferia di Moggio Alta, e mentre le luci tingono di scarlatto le cime del monte Canin, Yuma di colpo svanisce, come se avesse compiuto la sua opera, quella di accompagnare nel magico universo montano il viandante. Confesso, che ho provato un profondo dolore,  il mio compagno di viaggio mi manca sin da subito. Questo magnifico lupetto, si è dato un compito magnifico e onorifico: guidare gli spiriti liberi nel sogno chiamato montagna. Quanto vorrei che i bipedi somigliassero un pochino a Yuma, nella generosità e nel poetico modo di vivere la natura. Ma confermo quanto ho scritto sopra. il miglior amico dell’uomo è il cane, e Yuma ne è un eccellente esempio.

Malfa

 

 















































 

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