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martedì 28 novembre 2023

La volpe, il gregge e la saggia salamandra.

 La volpe, il gregge e la saggia salamandra.

 Dopo alcuni metri di cammino sul sentiero odo un belato straziante provenire dal bosco, un lamento singolo intervallato a quello collettivo del gregge. Penso :<<Che hanno da belare alle prime ore del mattino?>> Giunto a un bivio, la carrareccia prosegue a destra per la fattoria (distante solo pochi metri), mentre il sentiero prosegue a sinistra. Effettuo i primi passi sul viottolo, ma il lamento insistente attira la mia curiosità, quindi ritorno sui miei passi procedendo verso la fattoria. In un breve lasso di tempo intravedo contemporaneamente una volpe allontanarsi velocemente da un vecchio caprone che stava divorando vivo, e il gregge (posto dietro come un fondale da palcoscenico) assistere impotente alla macabra legge della sopravvivenza. Mi avvicino allo sventurato (prono sul terreno) tremante e agonizzante, mentre il gregge di capre (composto da adulti e capretti) si avvicina allo infausto , per poi indietreggiare. Ho provato in quel medesimo istante sentimenti contrastanti, preso dallo sgomento ho deciso di continuare per la mia strada. Poco dopo, prima che la nebbia lasci filtrare i raggi solari incontro una mia cara amica, la salamandra, che puntualmente trovo ad aspettarmi, standosene immobile sul sentiero. Allegramente la riverisco. Essa risponde al saluto e affabilmente inizia la sua arringa: <<Caro Malfa, leggo dai tuoi pensieri, che sei rimasto sconvolto per l’episodio a cui hai assistito all’ovile. Cosa ti aspettavi? Il gesto eroico del gregge per difendere un loro simile? Erano capre contro una volpe! Voi umani non agite con maggior virtù, uccidete anche i vostri simili, e non per fame, ma per gusto e spesso per ignoranza. Non aiutate chi ha realmente bisogno, ma solo coloro di cui avete bisogno (con contorti meccanismi opportunistici). Vi unite (ipocritamente) in federazioni, partiti, società, per farvi forti nei confronti di chi forte lo è per davvero, belando all’unisono peggio delle capre, e infamando con pregiudizi tutto ciò che non comprendete, spesso costringendo all’isolamento chi si ribella alla vostra stupido-crazia, che è peggio di una morte lenta. Sei stato scorretto nel lasciare il tuo sentiero, hai danneggiato la volpe, che, se ci ragioni, si nutriva di un solo elemento del gregge, sicuramente il più debole, forse anche il più vigliacco. La vittima è la volpe, essa simile ai viandanti tra voi umani, ha lasciato la propria tana per cercare cibo per i suoi cuccioli, osando affrontare la gelida notte. Caro Malfa, non puoi e non devi interrompere il corso degli eventi, continua a vivere in questo mondo, ma rimani spettatore alle leggi che regolano la natura.>> Ascoltai silente  come uno scolaro la saggia salamandra e di seguito ripresi il cammino verso la meta. La lezione subita mi è stata utile di seguito nella vita…

Malfa.  








 

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