Malfa-Narciso e lo
specchio.
Dopo metri di asfalto
appaiono i meravigliosi Stavoli Ledrania. D’estate solitamente sono frequentati
dai simpatici e operosi locali, ora gli stavoli, sono silenti, come se la
presenza umana si fosse dissolta nei ricordi del tempo. Mentre John accomoda lo
zaino, io mi allontano perlustrando le abitazioni, alla ricerca e
contemplazione del singolo oggetto per arricchire il mio sapere e colmare le
mie lacune. Ma come Narciso, il bellissimo ragazzo ellenico, che si trova così
attraente da innamorarsi del proprio riflesso, io scopro uno specchio appeso a
una parete esterna e in esso vedo riflesso il mio volto. Preso da impulso
irrefrenabile mi lascio andare all’auto-contemplazione con una serie di scatti
fotografici. Il mio egocentrismo è inguaribile, mi diverte riflettere il colore
del cielo nell’iride; per fortuna, John, non si avvede di questo mio momento di
perdizione. Dopo essermi amato abbastanza mi allontano dal dannato oggetto e mi
avvicino all’amico, che nel frattempo ha finito le sue operazioni. Riprendiamo
il cammino, seguendo il sentiero verso gli stavoli superiori…
Malfa
Nessun commento:
Posta un commento