Il
tronco di faggio.
Un
vetusto tronco di faggio, lambito dal sentiero, ha tante storie da rivelare. Mi
fermo presso di esso e con riverenza lo saluto, gli chiedo come sta, notando
che ne manca la metà. <<Carissimo Malfa, sto bene! Che vuoi che sia,
qualche acciacco, ma come vedi sono un giovanotto nello spirito. Hai notato che
ho perso la testa e le braccia? Non vedo più con le fronde e sento di meno il
vento, ma osservo con il cuore e credimi vedo e odo ancora più lontano. Avrei
tanto da raccontarti, ma non ti trattengo, presta attenzione al sentiero dopo
l’intaglio sulla roccia. Li dovrai usare la testa e le braccia e non il
cuore.>> Così dicendo, il vecchio tronco di faggio lasciò cadere una
scaglia di corteggia per indicarmi la direzione.
Malfa
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