Powered By Blogger

giovedì 9 novembre 2023

Il trattorino vissuto di Cuel Spelat.

Il trattorino vissuto di Cuel Spelat.

Il Cuel Spelat è selvatico, non vi sono tracce evidenti, tra schianti e ramaglie raggiungo la vetta, materializzata dalla base di un tronco d’albero. Mi concedo la seconda e breve sosta, ho ben poco da fotografare del paesaggio, visto che in tutti i versanti la visione è preclusa dalla selvatica e ombrosa vegetazione.

Ritorno sui miei passi e riprendo il cammino sulla carrareccia e in direzione della frazione Fornez. Presso un casolare mi attende un piccolo, solitario e triste trattorino. Il simpatico mezzo da lavoro ha un aspetto logoro, dello smagliante color verde rimane uno sbiadito ricordo. Esso è stanco, privo di energie, e se ne sta buono, in un improvvisato capanno, che più che dalle intemperie lo proteggono dal sole. La visione del trattorino mi rimanda alla mia infanzia, quando dalla terrazza di casa osservavo piroettare nei campi gli infaticabili e rumorosi trattori, e si da allora, immaginandone le forme, ne desideravo uno per me, in plastica e come giocattolo.

Sfioro con una delicata carezza la carrozzeria del trattorino, e mi par nello stesso istante di aver sentito un fremito, come quello di un’accensione di candele, ma sicuramente mi è solo parso. Il fanciullo che è in me trattiene una lacrima, mentre l’uomo procede verso il borgo che dista solo pochi metri.

Malfa

 




 

Nessun commento:

Posta un commento