La selvaggia vetta dei Falcons
Seguo il sentiero che si perde tra le fronde della vegetazione
per poi ritrovarlo poco sotto uno scosceso tratto che risalgo con stretti
tornanti. Raggiugo per cresta e la prima meta odierna, la vetta dei Falcons.
Trovo sull’elevazione solo uno sparuto ometto e un paio di legni ( rami secchi
di mugo) per terra che sembrano dirmi: <<Beppo, uniscici, sposaci in una
croce latina e crea un simbolo per chi ha fede nel dio dei poverelli.>> Vorrei
rispondere sono agnostico, ma è quello che realizzo: estraggo dalle tasche il
filo di spago e lego i due rametti assieme a una fettuccia bianca-rossa,
collocando il manufatto tra i sassi dell’ometto, mentre altri ciottoli cerco e ripongo
per rendere più stabile la piccola croce lignea. Da scettico ho trovato saggio
e benevolo creare qualcosa per chi ha fede in questo simbolo, mi auguro che
coloro che professano questa religione avranno lo stesso rispetto per quelli
che non credono.
La visione dalla cima è a dir poco fantastica, da essa
ammiro gran parte delle catene montuose del Friuli e della Carnia, lo
spettacolo a cui assisto è semplicemente sensazionale, commovente, e non sono
ancora finite le sorprese…
Malfa
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