Magica visione
La bruma è la mia compagna di viaggio, divertendosi a oscurarmi
la visuale all’orizzonte; brancolo tra
le ombre finché percepisco la vicinanza alla forcella. All’improvviso la magia
avvolge il cammino, re sole con l’ausilio della foschia crea un gioco di luce
particolare e miracoloso, rimango stupefatto, non riuscendo a credere in quello
che vedo. Gli alberi danzano avvolti dalla nebbia che mentre evapora fluttua
intorno a essi. Assisto a questo mirabile spettacolo, cosciente di vivere quell’attimo
in cui la luce incontra e vince sulle tenebre, e io e il mio fido siamo gli unici
spettatori di questo prodigio.
Raggiunta la forcella, il cuore sussulta di emozioni per
quello che sto assistendo: dalle bianche nuvole sbucano le vette, come le isole
in un arcipelago. Questa meravigliosa visione da sola sarebbe più che
appagante, ma sento la cima prossima ed essa mi chiama. Alla mia destra noto
una traccia di camoscio, la seguo senza remore, percorrendo la selvatica pista per
cresta, quest’ultima in alcuni tratti si fa esile come una lama di coltello,
per poi aprirsi in comode balze erbose.
Percorro il crinale ben cosciente che raggiunta un’elevazione
me ne aspetta ancora un’altra, finché, un ometto corposo e solitario mette fine
alla mia bramosa ricerca. Missione compiuta, ho raggiunto la quota più alta del
monte Crepa (1177 m.).
Dal pulito panoramico a settentrione la visuale è ostruita
dai faggi, mentre a meridione il ripido prato si aggetta sulla val Tramontina e
la visuale è libera da ostacoli.
Mi libero dal peso dello zaino e mi adagio sulla morbida
erba per ammirare l’infinito. L’azzurro cielo e il caldo sole riempiono e scaldano
il cuore. Con l’amico a quattro zampe ci dedichiamo al ludico nutrimento, mentre
l’animo si sfama con la magnifica visione. Anche se il tempo notoriamente avaro
corre velocemente simile all’emerodromo Filippide, posso dedicarmi alla
meditazione. Rifletto mentre penso che l’avere osato mi abbia ricompensato, e
dedico uno sguardo alla vicina cima del Col della Luna, oggi era sestino che
non l’avrei raggiunta.
Malfa
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