Tra
gli ulivi e i colli di Tibnin-Libano Meridionale
Localizzazione: Tibnin
è un villaggio situato a 110 km a sud di Beirut. Esso conta 6.500 abitanti
durante il periodo invernale, che salgono però a oltre 10.000 d'estate. È
caratterizzato da un clima mite, da un bel paesaggio e da monumenti d'interesse
storico e turistico, come la roccaforte che ha circa un millennio e mezzo di
vita.
Tibnin
è stato il centro della signoria di Toron durante
le Crociate
Avvicinamento:
Regione:
Libano Meridionale
Provincia
di:
.
Dislivello:
600 m.
Dislivello
complessivo: 600 m.
Distanza percorsa in Km: 20
Quota minima partenza: m.
Quota
massima raggiunta:
Tempi
di percorrenza escluse le soste: 6 ore
In:
in gruppo
Tipologia
Escursione: storico-naturalistica
Difficoltà:
escursionistiche
Tipologia sentiero o
cammino: sentieri-carrarecce
Ferrata- no
Segnavia:
CAI
Fonti
d’acqua: no
Impegno
fisico: basso
Preparazione
tecnica: bassa
Difficoltà
di orientamento: bassa
Attrezzature:
no
Croce di vetta: no
Ometto di vetta: no
Libro di vetta: no
Timbro di vetta: no
Riferimenti:
Consigliati:
Periodo
consigliato: tutto l’anno
Da evitare da farsi
in: senza una guida del luogo
Dedicata a: chi ama tutti
i sentieri del pianeta
Condizioni del
sentiero:
N°
Cartografici: IGM Friuli
– Tabacco
2) Bibliografici:
3) Internet:
Data dell’escursione: giovedì
15 maggio 2008
Data di pubblicazione
della relazione: giovedì 9 marzo 2023
Malfa
Dopo quindici anni,
finalmente riesco ad aprire alcuni miei archivi fotografici. Per questo
evento ho aspettato di raggiungere il pensionamento,
tirando fuori dall’oblio le documentazioni del mio vagare per il mondo. Anche
il funesto periodo storico che stiamo vivendo ha contribuito a questa mia
scelta. Mentre il nostro Paese affonda assorbito da orda di omofobi e razzisti,
mi rifugio nella mia memoria ricca di
ricordi di terre e popoli ospitali.
Malfa
Le foto di questa
avventura intorno alle campagne di Tibnin sono nate per caso. Da tempo
frequentavo per lavoro Jules Roman, il mio amico
francese, con lui condividevo il mio amore per la montagna. Un giorno egli
scoprì che me la cavavo con le caricature, ne rimase colpito, in cambio della
sua gli chiesi di condividere con il suo fuoristrada un’avventura
escursionistica nel sud del Libano. Jules, sorridendomi, acconsentì allo
scambio, da spiriti liberi è frequente adoperare come merce di scambio il
baratto. Dopo pochi giorni dalla richiesta, la sua caricatura fu pronta, ne fu
felice. Alcune settimane dopo l’amico mi allertò che saremmo andati in
escursione, con noi sarebbero venuti un mio amico, Giovanni, e una sua amica
Alexia come autista.
Il
giorno dell’escursione partimmo alle prime ore del mattino, Jules conosce bene
il territorio, scarrozzammo con l’automezzo in lungo e in largo, e per stradine
e sentieri frequentati fino a poco tempo prima solo fazioni opposte e
belligeranti. Per fortuna le drammatiche vicende sembrano solo un triste
ricordo e la natura ha ripreso il remoto aspetto selvatico. Tra l’intenso
profumo degli ulivi e delle ginestre, vagammo un giorno intero, esplorando un
territorio che tanto da vicino mi ricordava la mia amata Sicilia. Un luogo da dove 2800 anni fa partirono i
mercanti Fenici per colonizzare e civilizzare molte località e territori del
Mediterraneo, un suolo sacro, a cui debbo anche le mie remote origini. Dopo tre
lustri ricordo ancora il sole, la natura, la libertà e la felicità del vagare.
Parte del mio cuore è rimasto laggiù, in un Terra dolce e ospitale.
Malfa
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