Delicato
suono d’arpa della fanciulla del Cuarnan
Ho superato
le barriere che mi dividevano dall’essenza.
Ho
conosciuto la saggezza che toglie l’impulso al mio istinto.
Ho lavato il
corpo con acqua limpida che toglie la menzogna delle mie labbra e dopo tanti sorrisi
ho smesso di respirare, pensando a un fiore che mia baciato.
Con i
pennelli ho disegnato la morte che mi accompagna e con essa ho viaggiato
nell’infinito sogno che domina la mia vita.
Ma di
ricordi non ho voglia,
neanche di
parole che riportano un vecchio vento ormai stanco.
Voglio il
tuo sole che mi scaldi, risvegliando in me il fanciullo assai balordo che il
tuo amor non dimentica.
Suoni
celestiali odo, lasciandomi libero il cuore e la mente,
rivolgo i pensieri
alla mia musa che delle altre conosce la mia linfa.
Il tempo è
solo un suono monotono e incessante che non scalfisce l’istante.
Sei sola nel
tuo nido, malgrado il pagliaccio ti rida. Orsù ninfa dell’amore svela al mio
cuore le tue emozioni.
Non ti
nascondere dietro la roccia, essa è solo sabbia
Malfa.
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