Molte Talm 1728 m.
Note tecniche.
Localizzazione: Alpi Carniche centrali, gruppo della Creta
Forata.
Avvicinamento: Tolmezzo-Villa Santina-Ovaro-Prato
Carnico-Prico (piccolo borgo)
Punto di Partenza: Prico 747 m.
Tempi di marcia escludendo le soste: 5 ore escluse le soste.
Dislivello complessivo in salita: 1022 m.
Distanza percorsa in Km: 10,55 km.
Quota minima partenza: 747 m.
Quota massima raggiunta: 1728
Condizioni Meteo: Bella giornata con neve fresca.
Segnavia: CAI 226-226°.
Fonti d’acqua: Un ruscello a bassa quota.
Difficoltà: Escursionistico-Turistico.
Attrezzature: Nessuna
Cartografia consigliata. Tabacco 01.
Data: 22 novembre 2015.
Condizioni del sentiero: Ottimamente segnato.
Periodo consigliato: Tutto l’anno
Il vostro “Forestiero Nomade”.
Malfa.
Fine settimana escursionando con Giovanna, per un bellissimo
semplice e rilassante percorso. Indeciso tra il monte Paularo e il monte TALM,
la nevicata della notte mi convince che la seconda meta è quella che fa per
noi. Decidiamo di affrontarlo dal versante meridionale, ovvero dalla val
Pesarina, esattamente da Prato Carnico. Con lo spirito di divertirci, io, la
mia consorte e il fido giungiamo nella val Pesarina in mattinata..Raggiunto
Prato Carnico lo risaliamo imboccando sulla destra la diramazione per la
piccola frazione di Prico, quota 747 m, nell’ampio parcheggio segnato lasciamo
l’auto. Zaino in spalle, partiamo!
Dalla destra del parcheggio si dirama una carrareccia che
superati alcuni stavoli risale il pendio boschivo, la seguiamo fino ad
incrociare un sentiero CAI numerato 226. Con leggera pendenza la traccia ben
marcata supera un piccolo rivolo, successivamente inoltrandosi tra abeti e pini
guadagna quota raggiugendo la strada forestale (quota 1027). Un cartello posto
su un albero ci invita a proseguire per raggiungere la nostra meta. Dopo pochi tornanti costeggiamo il bel rifugio”Monte
Talm” posto a quota 1093, prime tracce di neve. La lunga strada forestale guadagna
quota addentrandosi nel sempre più innevato bosco, raggiugendo quota 1474, dove
il sentiero si biforca. La forestale continua a sinistra (direzione sella di
Talm) e noi proseguiamo a destra. Il comodo sentiero (indicazioni per la cima
poste su un cartello) ammorbidito da pochi centimetri di neve risale sotto la
cresta del monte. I radi alberi lasciano posto all’imbiancato pendio erboso,
attirando lo sguardo sulle Prealpi Carniche e le lontane Giulie. Un vocio ci
indica che la cima non è lontana, dal basso si scorge la campanella di vetta.
Prima di raggiungere la meta, incrociamo un escursionista in discesa, ci
intratteniamo in una piacevole conversazione. Gli ultimi metri prima della
vetta li regalo alla mia signora, concedendole l’onore di suonare per prima la
campanella. Davanti a noi 360 gradi meravigliosa visione, uno spettacolare
paesaggio alpino, un caleidoscopio di emozioni ci inebria, siamo rapiti da cotanto
spettacolo. La neve ha ricoperto le cime dai 1500 metri in su, e la posizione
favorevole del monte Talm favorisce una delle più belle visioni sulle Alpi
Friulane. Dalle Giulie alle Dolomiti, l’elenco è lunghissimo, ne cito alcune. A
occidente la catena montuosa più vicina che continuando la cresta del Talm, con
il variare di quota raggiunge il monte Pleros, la creta della Fuina, il Cimon,
e la meravigliosa Creta Forata. In fondo alla sua sinistra la Terza Grande e la
creta del Mimoias. A settentrione la muraglia rocciosa che dal Gruppo del
Coglians passando per la il Peralba, porta l’occhio a scrutare in lontananza le
crete del Cavallino. A oriente in senso orario dalle lontane Giulie del Tarvisiano,
il Montasio e il Canin, fino ai più vicini Sernio e Tersadia. A meridione le
prealpi carniche dominate dal Col Gentile, e a occidente il Bivera, il Clapsavon
e lontanissime le dolomiti venete. Citando il grande Walter Bonatti”Le montagne
di una Vita”, della mia vita, una breve vita da escursionista. La mia signora è
estasiata, il freddo pungente ci invita a coprirci di più, scaldandoci sorseggiando
un bollente the. Proseguiamo l’escursione completando l’anello. Il sentiero che
dalla cima prosegue a occidente ora assume la denominazione 226a, abbassandosi
pochi metri sotto la cresta sul versante settentrionale. La traccia coperta da
neve fresca ci accompagna con brevi saliscendi tra gli abeti, superando resti
di trinceramento fino a giungere al caratteristico rifugio dei Cacciatori (quota
1624). Breve sosta panoramica per poi riprendere il cammino in direzione dell’ampia
sella di Talm, crocevia di sentieri. La visione si apre sull’affascinante
versante orientale delle crete del Chiampizulon. Seguendo le indicazioni per
Prato Carnico (strada forestale a sinistra) dopo una serie di tornanti ci
congiungiamo con il sentiero 226. Con gli occhi ancora incantati dalle meravigliose
immagini e il cuore colmo di felicità rientriamo per il sentiero dell’andata,
fino al piccolo borgo di Prico. Il calare delle luci e il rosso tramonto chiudono
il sipario a questa meravigliosa escursione.
Il vostro “Forestiero Nomade”.
Malfa.
Malfa.
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