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martedì 24 novembre 2015

Molte Talm 1728 m. dalla Val Pesarina


Molte Talm 1728 m.

Note tecniche.

Localizzazione: Alpi Carniche centrali, gruppo della Creta Forata.

Avvicinamento: Tolmezzo-Villa Santina-Ovaro-Prato Carnico-Prico (piccolo borgo)

Punto di Partenza: Prico 747 m.

Tempi di marcia escludendo le soste: 5 ore escluse le soste.

Dislivello complessivo in salita: 1022 m.

Distanza percorsa in Km: 10,55 km.

Quota minima partenza: 747 m.

Quota massima raggiunta: 1728

Condizioni Meteo: Bella giornata con neve fresca.

Segnavia: CAI 226-226°.

Fonti d’acqua: Un ruscello a bassa quota.

Difficoltà: Escursionistico-Turistico.

Attrezzature: Nessuna

Cartografia consigliata. Tabacco 01.

Data: 22 novembre 2015.

Condizioni del sentiero: Ottimamente segnato.

Periodo consigliato: Tutto l’anno

 

Il vostro “Forestiero Nomade”.
Malfa.



Fine settimana escursionando con Giovanna, per un bellissimo semplice e rilassante percorso. Indeciso tra il monte Paularo e il monte TALM, la nevicata della notte mi convince che la seconda meta è quella che fa per noi. Decidiamo di affrontarlo dal versante meridionale, ovvero dalla val Pesarina, esattamente da Prato Carnico. Con lo spirito di divertirci, io, la mia consorte e il fido giungiamo nella val Pesarina in mattinata..Raggiunto Prato Carnico lo risaliamo imboccando sulla destra la diramazione per la piccola frazione di Prico, quota 747 m, nell’ampio parcheggio segnato lasciamo l’auto. Zaino in spalle, partiamo!

Dalla destra del parcheggio si dirama una carrareccia che superati alcuni stavoli risale il pendio boschivo, la seguiamo fino ad incrociare un sentiero CAI numerato 226. Con leggera pendenza la traccia ben marcata supera un piccolo rivolo, successivamente inoltrandosi tra abeti e pini guadagna quota raggiugendo la strada forestale (quota 1027). Un cartello posto su un albero ci invita a proseguire per raggiungere la nostra meta.  Dopo pochi tornanti costeggiamo il bel rifugio”Monte Talm” posto a quota 1093, prime tracce di neve. La lunga strada forestale guadagna quota addentrandosi nel sempre più innevato bosco, raggiugendo quota 1474, dove il sentiero si biforca. La forestale continua a sinistra (direzione sella di Talm) e noi proseguiamo a destra. Il comodo sentiero (indicazioni per la cima poste su un cartello) ammorbidito da pochi centimetri di neve risale sotto la cresta del monte. I radi alberi lasciano posto all’imbiancato pendio erboso, attirando lo sguardo sulle Prealpi Carniche e le lontane Giulie. Un vocio ci indica che la cima non è lontana, dal basso si scorge la campanella di vetta. Prima di raggiungere la meta, incrociamo un escursionista in discesa, ci intratteniamo in una piacevole conversazione. Gli ultimi metri prima della vetta li regalo alla mia signora, concedendole l’onore di suonare per prima la campanella. Davanti a noi 360 gradi meravigliosa visione, uno spettacolare paesaggio alpino, un caleidoscopio di emozioni ci inebria, siamo rapiti da cotanto spettacolo. La neve ha ricoperto le cime dai 1500 metri in su, e la posizione favorevole del monte Talm favorisce una delle più belle visioni sulle Alpi Friulane. Dalle Giulie alle Dolomiti, l’elenco è lunghissimo, ne cito alcune. A occidente la catena montuosa più vicina che continuando la cresta del Talm, con il variare di quota raggiunge il monte Pleros, la creta della Fuina, il Cimon, e la meravigliosa Creta Forata. In fondo alla sua sinistra la Terza Grande e la creta del Mimoias. A settentrione la muraglia rocciosa che dal Gruppo del Coglians passando per la il Peralba, porta l’occhio a scrutare in lontananza le crete del Cavallino. A oriente in senso orario dalle lontane Giulie del Tarvisiano, il Montasio e il Canin, fino ai più vicini Sernio e Tersadia. A meridione le prealpi carniche dominate dal Col Gentile, e a occidente il Bivera, il Clapsavon e lontanissime le dolomiti venete. Citando il grande Walter Bonatti”Le montagne di una Vita”, della mia vita, una breve vita da escursionista. La mia signora è estasiata, il freddo pungente ci invita a coprirci di più, scaldandoci sorseggiando un bollente the. Proseguiamo l’escursione completando l’anello. Il sentiero che dalla cima prosegue a occidente ora assume la denominazione 226a, abbassandosi pochi metri sotto la cresta sul versante settentrionale. La traccia coperta da neve fresca ci accompagna con brevi saliscendi tra gli abeti, superando resti di trinceramento fino a giungere al caratteristico rifugio dei Cacciatori (quota 1624). Breve sosta panoramica per poi riprendere il cammino in direzione dell’ampia sella di Talm, crocevia di sentieri. La visione si apre sull’affascinante versante orientale delle crete del Chiampizulon. Seguendo le indicazioni per Prato Carnico (strada forestale a sinistra) dopo una serie di tornanti ci congiungiamo con il sentiero 226. Con gli occhi ancora incantati dalle meravigliose immagini e il cuore colmo di felicità rientriamo per il sentiero dell’andata, fino al piccolo borgo di Prico. Il calare delle luci e il rosso tramonto chiudono il sipario a questa meravigliosa escursione.

Il vostro “Forestiero Nomade”.

Malfa.
 

Malfa.









































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