Magritte, io e
il Monte Crostis 2250 m.
Inverno del
2016.
Ultimi metri
ancora e ritrovo le orme del viandante solitario, stavolta munito di ciaspole.
Ancora pochi metri e la visione di una croce (piccola e rustica) pone fine alle
mie fatiche. Rallento il passo, già grave, per prepararmi allo spettacolo. Fantastico mentre mi
avvicino, so so che mi attendono le massime elevazioni del Friuli, il Re
Coglians, la Regina Chianevate e parenti stretti! Come un giocatore di Poker
che sfila piano piano la carta vincente dal suo mazzo, io mi preparo piano
piano al levarsi del sogno. Eccomi in finalmente in cima, che meraviglia!
Piango dalla gioia! Non trovo le parole per esprimere la gioia, sono immerso in
un oceano di bianco, sovrastato dall’azzurro, e le nuvole giocano nel cielo a
creare disegni degni di un cultore della fantasia! Solo il freddo mi tiene con
i piedi per terra, cerco di creare con un grosso masso un piedistallo per la
reflex, ma mi si ghiacciano le falangi, scatto un po’ di foto, e vorrei
proseguire a destra, no, a sinistra! Vorrei immortalare l’istante nel cuore e
nel tempo, e rimanere per sempre quassù, per non smettere di sognare! Che
meraviglia! Che felicità! Momenti che non sempre si possono condividere, penso alla libertà, e
questa vita è “Libertà”. Magritte mi osserva,
sono il suo migliore amico, e penserà quanto sono ridicoli gli esseri umani! O
forse anch’esso subisce il fascino di toccare il cielo con una zampa? Una
vecchia cassetta contiene il libro di vetta, dopo averlo firmato ridiscendo per
il percorso dell’andata, tenendomi dentro la giacca le mani gelate, ma il cuore
pulsa e scalda lo spirito! Raggiunta la malga, recupero lo zaino, mi siedo su
un mezzo tronco d’albero che funge da panca. Consumando con l’amico il meritato
pasto, adesso sono baciato dal sole e felice dell’inaspettato regalo! Tra le
riflessioni penso perché ho chiamato questa montagna” La puttana della Neve”,
dandomi una risposta! L’ho sempre snobbata, perché appariva di facile accesso. Mentre
risalivo dal borgo mi istigava a prendere la strada asfaltata per arrivare
subito al suo cuore, ma con me non ha funzionato, anche se meretrice, la voglio
conquistare! Voglio il suo cuore, la voglio sedurre, percorrendone i versanti
più misteriosi e faticosi per scoprirne
la bellezza, fosse violata da pochi. Perché si sa, molti sono gli uomini che
vogliono raggiungere il piacere senza preliminari, ma io, vecchio lupo di
montagna desidero e voglio la sua anima, ed essa oggi si è donata! Essa, dopo
mille metri di dislivello mi ha regalato un cielo color cobalto dei raggi dorati
che mi hanno scaldato il cuore, e infine, tutta bianca come una sposa si è
concessa, e non per denaro ma per passione! Indossato lo zaino e al fianco il
mio fedele e maturo amico si rientra, ripercorrendo a ritroso il sentiero
dell’andata, e di tanto in tanto girandomi a donare ancora uno sguardo alla mia
bella signora vestita di neve!
Malfa e
Magritte.
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