Le
cento e una cime di Magritte.
Scrivere sul miglior amico, compagno di mille
avventure non è facile. Magritte, cagnetto alpino, quest’anno compie dieci anni
di vita, accolto nella nostra casa che aveva pochi mesi. Dal primo incontro fu simpartia
reciproca, aveva la mascherina nera come un malfattore e lo sguardo da
furbetto. Da subito comprese che il sentiero sarebbe stata la sua grande
passione. Dalle prime escursioni sul colle di San Zenone, monte Pala, il
Ciaurlec, fino ad arrivare alle grandi cime e alle grandi avventure. Compagno
instancabile, mai fuori sentiero, diligente e ubbidiente come un soldatino. Spesso
il suo fiuto mi è stato d’aiuto, trovando sentieri dove la mia vista latitava.
Tanti momenti belli da ricordare, e anche qualche episodio spiacevole, come
quando per distrazione lo ferii con i ramponcini a una zampetta, causandogli
uno shock. Mi duole a volte lasciarlo a casa, ma il caldo e le grandi distanze possono
giocagli brutti scherzi. E’ doloroso uscire da casa sentendolo piangere, ma lo
ricompenso al rientro con tante coccole.
Un grazie infinito a questo mio fedele amico, compagno di mille sogni.
Il “Forestiero Nomade”
Malfa.
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