Colle
delle Valli
Localizzazione:
Colli morenici a nord di San Daniele
Avvicinamento:
Lestans-Pinzano-Muris-località Coccoli.
Regione:
Friuli -Venezia Giulia
Provincia
di: UD
.
Dislivello:
100 m.
Dislivello
complessivo: 100 m.
Distanza percorsa in Km: 6
Quota minima partenza: 200 m.
Quota
massima raggiunta: 241
Tempi
di percorrenza escluse le soste: 2 ore
In:
solitaria
Tipologia
Escursione: bucolica
Difficoltà:
turistiche
Tipologia sentiero o
cammino: Tratturi e tracce di capriolo
Ferrata-
Segnavia:
CAI
Fonti
d’acqua: no
Impegno
fisico: basso
Preparazione
tecnica: bassa
Difficoltà
di orientamento: nessuna
Attrezzature:
no
Croce di vetta: no
Ometto di vetta: no
Libro di vetta: no
Timbro di vetta: no
Riferimenti:
Consigliati:
Periodo
consigliato:
Da evitare da farsi
in:
Dedicata a: chi ama
camminare per i campi e colli rivivendo atmosfere lette un tempo sui libri.
Condizioni del
sentiero:
N°
Cartografici: IGM Friuli
– Tabacco
2) Bibliografici:
3) Internet:
Data dell’escursione: 18 giugno 2024
Data di pubblicazione
della relazione: 18 giugno 2024
Escursione bucolica e
poetica alla periferia della frazione di Muris. Piccoli colli che testimoniano il
limite massimo raggiunto nell’era glaciale dai ghiacciai, e che oggi riservano
immagini pittoresche, simili a quelle dipinte dai pittori del Rinascimento. Sin
dai primi attimi il passo è molto emozionante, percorro i tratturi e nell’aria odo
i trattori in azione. È pomeriggio e prima che il sole lasci questo cielo, mi
inoltro nella campagna friulana, ammirando i seducenti colli che precedono le
prime elevazioni di una certa estensione. Il caratteristico rombo del motore di
un trattore mi preannuncia un contadino, che alla guida del suo cavallo ferrato
rientra dopo un lungo giorno di lavoro, ci salutiamo, per poi riprendere le
nostre vie. Il tratturo mi conduce all’interno di un boschetto, ma decido per
impraticabilità di uscire allo scoperto e percorrere i prati che delimitano la
selva. Dopo una prima elevazione, scendo ripidamente tra i rovi per raggiungere
un secondo tratturo, lo percorro fino alla sua massima quota, e lo abbandono al
limite di un altro boschetto che preserva la massima elevazione del Colle delle
Valli. L’ultimo tratto è una lotta continua con i fitti rami e le numerosissime
zanzare che lo infestano. La luce filtra tra le fronde, e risalendo il pendio
ad essa mi dirigo, finché sbuco fuori su un cocuzzolo prativo delimitato a oriente
dalla fitta boscaglia. Benché il rilievo non sia altissimo riserva un delizioso
panorama sulla campagna circostante, fino a raggiungere all’orizzonte l’inconfondibile
colle che ospita la bella cittadina di San Daniele. Mi distendo sul prato e mi
rilasso facendomi coccolare dagli ultimi
raggi di sole che nell’ora tarda paiono pigri. Dopo la breve pausa dedicata
alla meditazione, decido di rientrare, scendendo a sud per il ripidissimo e
scosceso prato fino a raggiungere il prossimo tratturo. Un’ esplosione di
colori dovuta alla fioritura campestre mi accompagna lungo il cammino. Raggiunto
il tratturo lo percorro dirigendomi a occidente, una serie di carrarecce si
intersecano tra loro e nel cielo scorgo i veloci voli delle poiane, mentre su
una tabella posta su un tronco scopro che sto percorrendo un sentiero chiamato “Romea
Strata”. Le ultime centinaia di metri li percorro nella campagna che si prepara
a dare la buona notte al sole calante. Così termino la breve ma emozionante
avventura nella pittoresca e bucolica località friulana.
Malfa.
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