Troi
dal Denis – Valeriano ( Pinzano al Tagliamento).
Localizzazione:
Bosco di Valeriano e dintorni (Pinzano
al Tagliamento).
Avvicinamento:
Partenza da Lestans, il sentiero
ufficiale l’ho agganciato poco prima del cimitero di Lestans, a ridosso
del bosco di Valeriano.
Regione:
Friuli - Venezia Giulia
Provincia
di: PN
.
Dislivello:
m.
Dislivello
complessivo: 260 m.
Distanza percorsa in Km: 17
Quota minima partenza: 170 m.
Quota
massima raggiunta: 180 m.
Tempi
di percorrenza escluse le soste: 4 ore
In:
coppia con klimt
Tipologia
Escursione: naturalista-paesaggistica-storica
Difficoltà:
escursionistica
Tipologia sentiero o
cammino: vario, dal semplice sentiero o
traccia, alle carrarecce e strade.
Ferrata- no
Segnavia:
giallo-rossi
Fonti
d’acqua: molteplici
Impegno
fisico: medio
Preparazione
tecnica: bassa
Difficoltà
di orientamento: nessuna
Attrezzature:
no
Croce di vetta: no
Ometto di vetta: no
Libro di vetta: no
Timbro di vetta: no
Riferimenti:
Consigliati: sacchetti di plastica da mettere sugli
scarponi per superare un paio di guadi con acqua.
Periodo
consigliato: tutto l’anno
Da evitare da farsi
in:
Dedicata a: chi ama
conoscere il territorio nei minimi particolari, avventura assicurata.
Condizioni del
sentiero: ben segnato e marcato
Percosso idoneo per
portare cane al seguito: assolutamente sì, il cane si divertirà moltissimo.
Cartografici: IGM Friuli
– Tabacco 028
2) Bibliografici:
3) Internet:
Data dell’escursione:
19 novembre 2025
Data di pubblicazione
della relazione:
Il Troi dal Denis è un sentiero scoperto
per caso durante le mie quasi quotidiane passeggiate da Lestans a Valeriano.
Più di una volta avevo notato questi segni giallo-rossi, qualcuno, adesso non
ricordo precisamente chi, mi segnalò questo sentiero, ma non fui incuriosito
più di tanto. Recentemente dopo una visita alla caserma delle guardie forestali
di Borgo Ampiano, ho imboccato il sentiero a nord e sulla destra fatto in
passato durante le mie solite fughe, l’intenzione era di fare un anello fino a
Valeriano, ma la curiosità mi ha attratto sui cartelli giallo-rossi, proprio a
ridosso del bosco di Valeriano. Essendo già in assetto escursionistico e con il
mio amico Klimt al seguito, inizio l’esplorazione, seguendo il cammino sulla
mappa Tabacco istallata sul cellulare. Il viaggio dentro il bosco è onirico,
magico, e si percepisce la presenza della fauna e della flora nella sua integrità,
dalle impronte di diversi quadrupedi sul terreno fangoso, alle numerose piante
di cui mi diletto a scoprirne la specie. Il cammino è coperto dalle foglie dei
numerosi castagni, solo i segni sulle cortecce mi guidano. L’ambiente è
sontuoso, in un tratto sfioro il
torrente Rugo dall’alto, le quote di livello variano, finché dopo numerosi
saliscendi, su tratti anche leggermente esposti e affilati, mi ritrovo davanti
alla cascatella dello stesso torrente. Un breve tratto da guadare, passando
sull’altra sponda, proprio a ridosso
della frazione di Valeriano, esattamente a nord. Ritenendomi soddisfatto
dell’esplorazione, rientro sempre a piedi Lestans, e una volta superato il cimitero di Valeriano
noto i segni giallo-rossi su alcuni paletti di una vigna, decido che nei giorni
a venire mi sarei studiato il sentiero per completare l’intero anello, visto
che all’uscita di Valeriano ho letto il nome “ Troi dal Denis”. Nei giorni a
seguire mi istruisco sul percorso dal Web e scopro chi è Denis Anastasia a cui
è stato dedicato il sentiero, un escursionista scomparso di recente, il
chilometraggio dell’anello è di ben 13, 5 km. Il primo giorno di sole si parte
con l’amico Klimt, sempre da Lestans, e una volta raggiunte le vigne che
precedono il cimitero di Valeriano iniziamo il sentiero “ Troi di Denis”, ma in
senso antiorario, così imboccando subito il tratturo che dalla località scende
verticalmente al sud, superiamo l’arteria stradale che da Borgo ampiano conduce
a Valeriano, e innestandomi di nuovo nella campagna e di seguito nel bosco, che
attraverso un’amplissima ansa conduce ad oriente dello stesso bosco. L’ambiente
è umido e fresco, e i castagni e ciliegi sono gli autentici signori. Superata
la strada che Spilimbergo conduce a Valeriano, inizio una moderata e lunga
discesa all’interno del bosco, è un’arteria remota, sicuramente risalente
almeno al medio evo se no prima. Mi
perdo nella poesia, del fascino della natura incontaminata, i rumori del bosco
i freschi dori che fluiscono nei polmoni, una sensazione di felicità mi
avvolge. Uscendo da bosco attraverso un enorme prato, lascio un attimo libero
Klimt per poter sfogarsi un po' nelle sue allegre sgroppate, per poi riprendere
il cammino in prossimità di un torrentello ”Rugo”, che devo guadare. L’acqua
supera di molto l’altezza degli scarponi, escogito il metodo che ho imparato in
passato, estraggo dallo zaino due buste di plastica e le calzo, chiudendole in
alto con nastro adesivo, guado il torrente, e rimetto il materiale a posto, l’esperienza
ventennale di montagna oggi mi è stata utile.
Ripreso il cammino, aggiro un piccolo colle finché raggiungo la
periferia della località Mizzari, breve sosta presso una originale cappella.
Ripreso il cammino e seguendo i noti segni giallo-rossi , inizio una breve
ascesa su un pendio, sempre tramite sentiero che mi porta alla quota dove è
ubicata la periferia sud di Valeriano. Dal sentiero proseguo per carrareccia, e
una volta all’interno della periferia della frazione per stradine asfaltate,
per poi riprendere un tratturo che mi conduce a oriente, esattamente di nuovo
al centro di campi coltivati, fino a ridiscendere di quota, verso l’immenso
letto del Tagliamento. Stavolta mi giungono gradite due sorprese, un
sottopassaggio originale delle ferrovie e subito dopo una fontanella chiamata Fontana Regina. E’ davvero una bella sorpresa, un viaggio nel
tempo, e tutto ciò che non si conosce al primo acchito affascina! Il proseguo
del sentiero segnato è nell’enormità del terreno che lambisce il letto del
Tagliamento, finche rientra nella boscaglia lambendo il torrente Gercia in più
punti. La seduzione del sottobosco e
l’introspettivo torrente sono magici, le favole lette in passato riaffiorano
alla mente. Tra i pioppi proseguo per l’ultimo tratto dell’escursione, sono
quasi a ridosso della strada che dall’alto conduce da Valeriano a Pinzano,
seguo la mia pista, e un bel ponticello che mi sa di orientale sbuca alla vegetazione,
esso sovrasta il torrente Gercia, ma il mio percorso è adiacente alla destra
orografica del torrente, finché come in precedenza devo guadare di nuovo il torrente adoperando il medesimo metodo dei
sacchetti. Una volta passato sotto il ponte stradale, risalgo a occidente,
guadagnando quota fino a raggiungere la stradina che dalla periferia di
Valeriano si inoltra nel comune di Castelnovo. Proseguendo a meridione ripasso
davanti al sentiero con il segnavia “Troi da Denis”, da dove ero sbucato la
volta precedente. Avendo concluso la conoscenza e l’esplorazione del sentiero,
stavolta rientro per la frazione di Valeriano e di seguito passando in
prossimità del cimitero per la frazione di Lestans, per un complessivo di più
di 17 chilometri e 260 metri di dislivello accumulati. Alla fine
dell’escursione traggo le considerazioni che è stata una bella escursione,
molto rilassante, rigenerante e poetica, naturalmente con il mio simpatico amico
Klimt.
Malfa












































































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