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martedì 25 novembre 2025

Troi dal Denis – Valeriano ( Pinzano al Tagliamento).

Troi dal Denis – Valeriano ( Pinzano al Tagliamento).

 

Localizzazione:  Bosco di Valeriano e dintorni (Pinzano al Tagliamento).

 

Avvicinamento: Partenza da Lestans, il sentiero  ufficiale l’ho agganciato poco prima del cimitero di Lestans, a ridosso del bosco di Valeriano.

 

Regione: Friuli - Venezia Giulia

 

Provincia di: PN

.

Dislivello: m.

 

Dislivello complessivo: 260 m.


Distanza percorsa in Km: 17


Quota minima partenza:  170 m.

 

Quota massima raggiunta: 180 m.

 

Tempi di percorrenza escluse le soste: 4 ore

In: coppia con klimt

 

Tipologia Escursione: naturalista-paesaggistica-storica

 

Difficoltà: escursionistica

 

Tipologia sentiero o cammino:  vario, dal semplice sentiero o traccia, alle carrarecce e strade.

 

 

Ferrata- no

 

Segnavia: giallo-rossi

 

Fonti d’acqua: molteplici

 

Impegno fisico: medio

Preparazione tecnica: bassa

 

Difficoltà di orientamento: nessuna

Attrezzature: no

 

Croce di vetta: no

Ometto di vetta: no

Libro di vetta: no

Timbro di vetta: no

Riferimenti:

Consigliati:  sacchetti di plastica da mettere sugli scarponi per superare un paio di guadi con acqua.

 

Periodo consigliato:  tutto l’anno

 

Da evitare da farsi in:

 

Dedicata a: chi ama conoscere il territorio nei minimi particolari, avventura assicurata.

 

Condizioni del sentiero: ben segnato e marcato

 

Percosso idoneo per portare cane al seguito: assolutamente sì, il cane si divertirà moltissimo.



Cartografici: IGM Friuli – Tabacco 028
2) Bibliografici:
3) Internet: 

Data dell’escursione: 19 novembre 2025

 

Data di pubblicazione della relazione:


Malfa

 

Il Troi dal Denis è un sentiero scoperto per caso durante le mie quasi quotidiane passeggiate da Lestans a Valeriano. Più di una volta avevo notato questi segni giallo-rossi, qualcuno, adesso non ricordo precisamente chi, mi segnalò questo sentiero, ma non fui incuriosito più di tanto. Recentemente dopo una visita alla caserma delle guardie forestali di Borgo Ampiano, ho imboccato il sentiero a nord e sulla destra fatto in passato durante le mie solite fughe, l’intenzione era di fare un anello fino a Valeriano, ma la curiosità mi ha attratto sui cartelli giallo-rossi, proprio a ridosso del bosco di Valeriano. Essendo già in assetto escursionistico e con il mio amico Klimt al seguito, inizio l’esplorazione, seguendo il cammino sulla mappa Tabacco istallata sul cellulare. Il viaggio dentro il bosco è onirico, magico, e si percepisce la presenza della fauna e della flora nella sua integrità, dalle impronte di diversi quadrupedi sul terreno fangoso, alle numerose piante di cui mi diletto a scoprirne la specie. Il cammino è coperto dalle foglie dei numerosi castagni, solo i segni sulle cortecce mi guidano. L’ambiente è sontuoso, in un tratto sfioro  il torrente Rugo dall’alto, le quote di livello variano, finché dopo numerosi saliscendi, su tratti anche leggermente esposti e affilati, mi ritrovo davanti alla cascatella dello stesso torrente. Un breve tratto da guadare, passando sull’altra sponda,  proprio a ridosso della frazione di Valeriano, esattamente a nord. Ritenendomi soddisfatto dell’esplorazione, rientro sempre a piedi Lestans, e una volta superato il cimitero di Valeriano noto i segni giallo-rossi su alcuni paletti di una vigna, decido che nei giorni a venire mi sarei studiato il sentiero per completare l’intero anello, visto che all’uscita di Valeriano ho letto il nome “ Troi dal Denis”. Nei giorni a seguire mi istruisco sul percorso dal Web e scopro chi è Denis Anastasia a cui è stato dedicato il sentiero, un escursionista scomparso di recente, il chilometraggio dell’anello è di ben 13, 5 km. Il primo giorno di sole si parte con l’amico Klimt, sempre da Lestans, e una volta raggiunte le vigne che precedono il cimitero di Valeriano iniziamo il sentiero “ Troi di Denis”, ma in senso antiorario, così imboccando subito il tratturo che dalla località scende verticalmente al sud, superiamo l’arteria stradale che da Borgo ampiano conduce a Valeriano, e innestandomi di nuovo nella campagna e di seguito nel bosco, che attraverso un’amplissima ansa conduce ad oriente dello stesso bosco. L’ambiente è umido e fresco, e i castagni e ciliegi sono gli autentici signori. Superata la strada che Spilimbergo conduce a Valeriano, inizio una moderata e lunga discesa all’interno del bosco, è un’arteria remota, sicuramente risalente almeno al medio evo  se no prima. Mi perdo nella poesia, del fascino della natura incontaminata, i rumori del bosco i freschi dori che fluiscono nei polmoni, una sensazione di felicità mi avvolge. Uscendo da bosco attraverso un enorme prato, lascio un attimo libero Klimt per poter sfogarsi un po' nelle sue allegre sgroppate, per poi riprendere il cammino in prossimità di un torrentello ”Rugo”, che devo guadare. L’acqua supera di molto l’altezza degli scarponi, escogito il metodo che ho imparato in passato, estraggo dallo zaino due buste di plastica e le calzo, chiudendole in alto con nastro adesivo, guado il torrente, e rimetto il materiale a posto, l’esperienza ventennale di montagna oggi mi è stata utile.  Ripreso il cammino, aggiro un piccolo colle finché raggiungo la periferia della località Mizzari, breve sosta presso una originale cappella. Ripreso il cammino e seguendo i noti segni giallo-rossi , inizio una breve ascesa su un pendio, sempre tramite sentiero che mi porta alla quota dove è ubicata la periferia sud di Valeriano. Dal sentiero proseguo per carrareccia, e una volta all’interno della periferia della frazione per stradine asfaltate, per poi riprendere un tratturo che mi conduce a oriente, esattamente di nuovo al centro di campi coltivati, fino a ridiscendere di quota, verso l’immenso letto del Tagliamento. Stavolta mi giungono gradite due sorprese, un sottopassaggio originale delle ferrovie e subito dopo una fontanella chiamata Fontana  Regina. E’  davvero una bella sorpresa, un viaggio nel tempo, e tutto ciò che non si conosce al primo acchito affascina! Il proseguo del sentiero segnato è nell’enormità del terreno che lambisce il letto del Tagliamento, finche rientra nella boscaglia lambendo il torrente Gercia in più punti.  La seduzione del sottobosco e l’introspettivo torrente sono magici, le favole lette in passato riaffiorano alla mente. Tra i pioppi proseguo per l’ultimo tratto dell’escursione, sono quasi a ridosso della strada che dall’alto conduce da Valeriano a Pinzano, seguo la mia pista, e un bel ponticello che mi sa di orientale sbuca alla vegetazione, esso sovrasta il torrente Gercia, ma il mio percorso è adiacente alla destra orografica del torrente, finché come in precedenza devo guadare di nuovo  il torrente adoperando il medesimo metodo dei sacchetti. Una volta passato sotto il ponte stradale, risalgo a occidente, guadagnando quota fino a raggiungere la stradina che dalla periferia di Valeriano si inoltra nel comune di Castelnovo. Proseguendo a meridione ripasso davanti al sentiero con il segnavia “Troi da Denis”, da dove ero sbucato la volta precedente. Avendo concluso la conoscenza e l’esplorazione del sentiero, stavolta rientro per la frazione di Valeriano e di seguito passando in prossimità del cimitero per la frazione di Lestans, per un complessivo di più di 17 chilometri e 260 metri di dislivello accumulati. Alla fine dell’escursione traggo le considerazioni che è stata una bella escursione, molto rilassante, rigenerante e poetica, naturalmente con il mio simpatico amico Klimt.

Malfa 











































































 

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