La zo
M. Krncica
–M. Vrsic 25 maggio 2015
Anello del Monte
Krncica –Monte Vrsic partendo da Ravne.
Note
tecniche.
Avvicinamento: : Kobarid(Caporetto) Dreznica- Drezniske Ravne
Punto di Partenza : Ravne 727 mt
Tempi di marcia escludendo le soste: Ore 4
Dislivello complessivo in salita : 1415
Distanza percorsa in Km: 21,2
Quota minima partenza: 727 mt
Quota massima raggiunta: 2142
Tempo Complessivo: ore 7
Segnavia :Mulattiera di guerra con segni rossi
Fonti d’acqua : solo a bassa quota
Periodo consigliato: dalla primavera all’autunno
Difficoltà: E.E.
Cartografia consigliata. Julijske alpe
Data: 25 maggio 2015
Condizioni del sentiero: Malgrado l’età (100 anni ieri) la mulattiera è in
ottimo stato, affascinante.
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Sotto la sella del monte Lopatnik |
Pr
Relazione
Avevo voglia di fare
un’escursione in occasione del centenario dell’entrata in guerra dell’Italia
nel primo conflitto mondiale. La zona di Kobarid (Caporetto) mi affascina da
sempre, luogo di grandi gesta eroici dei nostri soldati, e anche una pagina
triste ricordando la disfatta di Caporetto. Negli ultimi anni mi sono
concentrato sul Monte Nero (Krn) e la zona circostante. Tutto il paesaggio
intorno al Krn è ancora stracolmo di ricordi, le cicatrici fisiche dopo 100
anni non sono state risanate e rimangono un monito per chi frequenta questi
luoghi; a testimonianza di quanto sia stupida e immonda la guerra. Speravo in
una bella giornata, e favolosa è stata. Partenza all’alba per la Slovenia entrando
per il confine di stato subito dopo Cividale. Nel territorio sloveno attraverso
Kobarid (Caporetto) e risalgo fino a Dreznica, seguendo le successive
indicazioni per Drezniske Ravne. Sosto l’auto presso una fontana (quota 727
m.). Zaino in spalle e Magritte e sogni al seguito, parto. Direzione Lopatnik-
Vrata, seguendo la lunghissima mulattiera di guerra che mi porta fino a sotto
la sella del LopatniK che raggiungo velocemente. Avendo percorso il lato
occidentale del monte, sono in attesa che sbuchi il sole dall’altro versante.
Imbocco la bellissima mulattiera che taglia la cresta sommitale, subito dopo
una galleria buca il costone, percorro la meravigliosa ed esposta cengia che mi
invita a salire con moderata pendenza l’impressionante e strapiombante parete
del Krncica. È un viaggio a ritroso nel tempo, l’esposizione è costante, sono
emozionato e allo stesso tempo cauto. Tratti
della mulattiera di guerra sono erosi, il ghiaino consiglia di affrontare con
cautela i passaggi più delicati. Con una serie di tornati guadagno quota
riprendendo il cammino in direzione Krn (mote Nero). Un corposo omino di sassi
mi indica la direzione da seguire, supero dei massi a sinistra e mi ritrovo
sotto la cima. Seguendo l’esile cengia dopo una serie di piccole rampe raggiungo
la cresta molto esposta sul lato orientale. Percorro ancora pochi metri del crinale mi
ritrovo nei pressi di un manufatto bellico che precede la grande croce del
Krnicica. Grande croce in metallo con annessa cassetta in metallo contenente e
libro di vetta e timbro. La bellissima giornata abbinata allo splendido
paesaggio creano un’atmosfera idilliaca. Ammiro a 360° lo splendido panorama:
ad oriente la visuale spazia sul monte Skutnik con le sue famose finestre
(bunker), a sud lo sguardo ripercorre la cresta superando la prossima elevazione
dello Sr.vrk, dietro di essa l’inconfondibile sagoma del Krn, la Batognica e il
Vrk nad Peski ancora innevato. In lontananza le grandi regine delle Giulie sono
avvolte dalle nuvole. Scatto tantissime foto, studiando la zona per le prossime
escursioni. Il sole mi accarezza, mi scalda e mi galvanizza. A malincuore abbandono
la cima, zaino in spalle e con il fido Magritte al seguito ci avviamo al
rientro. Con molta cautela supero i punti delicati, ripercorrendo la mulattiera
a ritroso. Scorgo ai margini della mulattiera una lastra incisa dedicata
all’alpino Moglia, morto l’uno l'1 ottobre del 1916. Percepisco la presenza
degli alpini e odo il loro triste canto << ho lasciato la mama mia, l’ho
lasciata per fare il soldà; ta pum ta pum ta pum, ta pum ta pum ta pum. Dietro
il ponte, un cimitero, cimitero di noi soldà, ta pum ta pum ta pum, ta pum ta
pum ta pum.>> Con il motivetto all’orecchio proseguo fischiettandolo, anche
chi non fatto il soldato può ben capire l’emozione del momento. Superata la
galleria, mi ritrovo di nuovo sotto la sella del Lopatnik. Noto poco sotto un
escursionista in sosta, sarà stanco per la lunga salita. Uno sguardo all’ora,
ho ancora tante ore di luce prime di rientrare, proseguo l’escursione per
cresta allungando il giro. Osservo la traccia della mulattiera che sale verso
il lontano Vrsc, leggo la mappa, una traccia nera e tratteggiata ne disegna la
cresta, con entusiasmo mi spingo verso le nuove mete. Aggirando il costone del
Vrata la bellissima mulattiera percorre un sentiero aereo, l’adrenalina è al massimo.
Il sentiero di guerra percorre tratti quasi a fil di cresta o poco sotto il
trinceramento, supera numerose fortificazioni, alcune con porte in bugnato, e
tante gallerie. Questo lungo camminamento ha il fascino dell’ardire, sfiorando
le strapiombanti pareti. Ti intimorisce e poi rassicura, quello che da lontano
ti sembra impossibile passandoci scopri che è fattibile. Non mollo, nemmeno per
un istante la concentrazione, cavalco quasi tutta la cresta, tra cui il Vrh
Rus, fino a raggiungere la piccola sella fortificata sotto il Vrsic. Da qui possibile
rientro il sentiero per Pl.Zaprikraj. Prima di intraprendere il ritorno do uno
sguardo ai nuvoloni che hanno ricoperto il Krn e il Krnica, e avanzano
minacciosi, e tra essi ammiro il mio amico grifone che mi segue nelle mie
avventure, lo saluto. Sul Vrsic persiste ancora qualche sprazzo di azzurro.
Lascio lo zaino e Magritte di guardia, porto al seguito la piccola sacca con stretto
necessario e mi avvio verso la cima del Vrsic. La vetta è più vicina di quanto
appare, dopo pochi minuti la raggiungo, nessun simbolo o croce, solo una lastra
di pietra bianca che sembra un monolito. Breve sguardo al panorama e ridiscendo
verso Magritte, approntandomi per il rientro. La mulattiera per il ritorno è
simile a quella che sale verso il Vrata, ma invasa dalle erbacce, quasi
scompare, più che vederla la intuisco. Il morbido tappeto d’erba non guasta
agli scarponi, anzi, danno sollievo al mio passo. L’ultimo tratto della
mulattiera è chiuso da una recinzione, scendo a Pl. Zaprikraj per pendio
erboso, la pendenza non è eccessiva, così in poco tempo raggiungo la
carreggiata che porta a Pl. Zaplec. Varco un cancello in metallo proseguendo
per la carrareccia sterrata. Giunto a Ravne, mi rinfresco alla fontana e do
l’ultimo sguardo al Monte Krnica, totalmente avvolto da nuvoloni neri.
Un altro sogno si è
realizzato, la bella cresta ben visibile dalla pianura friulano, non è più un
luogo sconosciuto, ma un dolce ricordo.
Il vostro “Forestiero
Nomade”
Malfa.
ima di intraprendere ritorno do uno sguardo ai nuvoloni, hanno
ricoperto il Krn e il Krncica, e avanzano minacciosi. Sul Vrsic ancora qualche
sprazzo di azzurro. Lascio lo zaino a terra e il cane di guardia a esso, porto
al seguito piccola sacca con borraccia d’acqua e il GPS mi avvio verso la cima
del Vrsic. La vetta è più vicina di quanto appare, dopo pochi minuti sono in
cima, nessun simbolo o croce, a parte una pietra bianca che sembra un monolito,
fatte le foto del caso ridiscendo verso Magritte, un ultimo sguardo alla mappa
e inizio la discesa. La mulattiera per il ritorno è simile a quella che sale
verso il Vrata, solo meno curata, in basso diventa erbosa, quasi scompare, più
che vederla s’intuisce; il morbido tappeto d’erba non guasta agli scarponi.
L’ultimo tratto della mulattiera è chiuso da una recinzione, decido di scendere
a Pl. Zaprikraj per pendio erboso, perché la pendenza non è eccessiva, così in
poco tempo sono sulla carreggiata che porta a Pl.Zaplec. Superato il cancello
in metallo di quest’ultimo scendo per la carrareccia sterrata, mi rendo conto
che se fossi salito in auto sarebbe stata una tortura. Giunto a Ravne, mi
rinfresco alla fontana e do l’ultimo sguardo al Krncica, totalmente avvolto da
nuvoloni neri.
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La cengia scavata nello roccia che risale il bastione meridionale del Krncica. |
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Inizio mulattiera verso il Krncica |
Anello del Monte Krncica –Monte Vrsic partendo da Ravne.
Note tecniche.
Avvicinamento:Kobarid-Dreznica
Punto di Partenza :Ravne
Tempi di marcia escludendo le soste: Ore 4
Dislivello complessivo in salita : 1415
Distanza percorsa in Km: 21,2
Quota minima partenza: 754 mt
Quota massima raggiunta: 2142
Tempo Complessivo: ore 7
Segnavia :Mulattiera di guerra con segni rossi
Fonti d’acqua : solo
a bassa quota
Periodo consigliato: dalla primavera all’autunno
Difficoltà: E.E.
Cartografia consigliata. Julijske alpe
Data: 25 maggio 2015
Condizioni del sentiero: Malgrado l’età( 100 anni ieri
) la mulattiera è in ottimo stato, affascinante.
Malfa.
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Galleria scavata nella roccia dai nostri alpini. |
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Galleria. |
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Interno della galleria. |
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La mulattiera di guerra presso la sella del Vrata. |
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Mulattiera. |
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Mulattiera scavata nella roccia, dietro si intravede la continuazione della dorsale verso nord. |
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La mulattiera che aggira il costone. |
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Sulla cresta del Krncica, in fondo a destra il lato settentrionale del Monte Nero(Krn) |
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Croce di vetta. |
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Dalla cresta guardando sul lato meridionale della dorsale. |
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Autoscatto. |
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Dalla vetta del Krncica, il cocuzzolo del Sr.vrh, , dietro di esso la parete setenrrionale del Krn, proseguendo a destra la batognica e il Vrh nad Peski. |
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la sella Krnskaskebina che divide il Krn(mìMonte Nero) a destra, dalla Batognica (Monte Rosso) a sinistra. |
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Aggiungi didascalia |
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Guardando ad oriente dalla cima , la prima elevazione dopo la selletta è il Skutnik,dietro di esso lo V.Lemez. |
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Croce di vetta vista dai resti di fortificazione a meridione. |
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AUTOSCATTO. |
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Libro e croce di vetta. |
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Il Triglav avvolto dalle nuvole. |
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La cresta del Krncica che prosegue a nord, sullo sfondo in lontananza alcune cime delle Giulie. |
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In discesa dalla cima del Krnica, guardando a meridione. |
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Particolare del sentiero, in fondo la sella che unisce il monte Krasji vrh alle pendici del Vrsic. |
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Aggiungi didascalia |
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Tratto di mulattiera scavato nella roccia. |
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Particolare del Cocuzzolo del Sr.vrh |
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La mulattiera di guerra che risale fino alla cresta della dorsale tra il Sr.vrh e i bastioni settentrionali del Krn. |
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Particolare affascinate della cengia. |
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Targa in onore dell'alpino Moglia, morto durante i combattimenti sul monte, |
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Tratto della mulattiera prima di raggiungere la sella di Vrata. |
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Manufatto bellico scavato nella roccia sotto monte Vrata. |
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La prosecuzione della mulattiera da cima Vrata verso Monte Vrsic. |
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Cima Vrata visto dalla mulattiera. |
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Dall'interno di una galleria scavata nella roccia. |
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Ingressso di riservetta scavato nella roccia |
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Tratto di mulattiera tra Cima Vrata e Monte Vrsic. |
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Tratto di mulattiera tra Cima Vrata e Monte Vrsic. |
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Tratto di mulattiera tra Cima Vrata e Monte Vrsic. |
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Tratto di mulattiera tra Cima Vrata e Monte Vrsic. |
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Tratto di mulattiera tra Cima Vrata e Monte Vrsic. |
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Genziana |
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Tratto di mulattiera tra Cima Vrata e Monte Vrsic. |
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Tratto di mulattiera tra Cima Vrata e Monte Vrsic. |
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Tratto di mulattiera tra Cima Vrata e Monte Vrsic. |
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Tratto di mulattiera tra Cima Vrata e Monte Vrsic. |
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Tratto di mulattiera tra Cima Vrata e Monte Vrsic. |
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Tratto di mulattiera tra Cima Vrata e Monte Vrsic. |
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Tratto di mulattiera e manufatti bellici tra Cima Vrata e Monte Vrsic. Al centro della foto, l'elevazione più alta è il Monte Vrsic. |
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Elemento fortificato in cresta. |
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Il tratto di dorsale percorso. |
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Il mio amico Grifone, abitante solitario della cresta. |
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Dalla cima del Vrsic,guardando a sud. |
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Dalla cima del Vrsic,guardando a sud. |
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Dalla cima del Vrsic,guardando a est. |
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Dalla cima del Vrsic,guardando a nord-est. |
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Orecchie d'orso. |
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Il Vrsic. |
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Guardando a occidente la conca di kobarid, in fondo il profilo del Matajur |
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Il pendio erboso che scende da Planina Zaplec. |